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Spagna: Ley 6/2015, de 12 de mayo, de Denominaciones de Origen e Indicaciones Geográficas Protegidas de ámbito territorial supraautonómico
(2015)
  • Luis González Vaqué, Asociación Iberoamericana para el Derecho Alimentario
Abstract

La Spagna si distingue per essere un paese con una grande varietà culturale e storica, cosa che si riflette nel riconoscimento di un grande numero di prodotti alimentari con particolari caratteristiche di qualità, dovute all'ambito geografico da cui hanno origine, essenzialmente sotto forma di “Denominaciones de Origen Protegidas” (DOP) e “Indicaciones Geográficas Protegidas” (IGP).

In tale contesto, si è tenuto conto del fatto che le DOP e le IGP possono considerarsi un elemento che incentiva la differenziazione della produzione, contribuendo ad incrementare la competitività delle industrie agroalimentari, principalmente attraverso la valorizzazione di tali prodotti da parte del consumatore, essendo al contempo uno strumento per strutturare lo sviluppo e la sostenibilità dei contesti rurali ed affermandosi come segno di promozione dell'immagine dei prodotti spagnoli all'estero.

Nel difendere il modello comune all'interno dell'Unione Europea, era necessario che partecipassero gli operatori, soprattutto attraverso enti incaricati di gestire le DOP e le IGP, con una persona giuridica propria al loro interno, indipendente dall'Amministrazione, anche se con una rapporto di collaborazione diretto. In tal senso, la corretta e necessaria collaborazione nella gestione dell'agente vigilatore può arrivare ad attribuire funzioni pubbliche presso gli enti amministrativi, tanto che il testo prevede la creazione di corporazioni di diritto pubblico. In realtà, nella stessa norma sono state create nove “corporaciones de Derecho público” per altrettanti “Consejos Reguladores” che al momento dell'adozione di tale legge godono della considerazione di “órganos desconcentrados de la Administración” ed hanno richiesto espressamente di accedere a questa formula legale.

Considerata la struttura politica spagnola [composta da 17 “Comunidades autónomas” e 2 “Ciudades autónomas” (Ceuta y Melilla)] nell'Articolo 12 della legge viene disciplinata la “titularidad, uso y gestión de los nombres protegidos por una DOP o IGP de ámbito territorial supraautonómico”. L'istituzione di tale tipo di denominazioni è ed è stata una questione molto controversa, in quanto rompe con l'idea di un'origine territoriale specifica (“terroir”), salvo nel caso di “Comunidades” vicine… Oltretutto, consente lo sfruttamento abusivo della notorietà di una zona geografica a produttori senza nessuna tradizione (come nel caso del “cava”).

Un aspetto positivo della nuova Legge è che tiene conto del fatto che, per garantire il buon funzionamento del sistema, non basta riconoscere, gestire e difendere l'agente vigilatore, bisogna anche assicurare che al consumatore vengano fornite informazioni corrette e veritiere, così come il rispetto della concorrenza leale tra operatori. Questa necessità si riflette nell'introduzione di controlli specifici sulle DOP e sulle IGP nel quadro normativo comunitario globale dei controlli ufficiali sui mangimi (?) e gli alimenti.

Ulteriori informazioni: http://www.boe.es/boe/dias/2015/05/13/pdfs/BOE-A-2015-5288.pdf

Working Papers contain preliminary research results. Please consider this when citing the paper. Please contact the author to give comments or to obtain revised version. Any mistakes and the views expressed herein are solely those of the author.

Keywords
  • Food Law,
  • Spain,
  • Geographical Indications,
  • The way forward for EU geographical indications
Publication Date
June 1, 2015
Citation Information
Luis González Vaqué. "Spagna: Ley 6/2015, de 12 de mayo, de Denominaciones de Origen e Indicaciones Geográficas Protegidas de ámbito territorial supraautonómico" (2015)
Available at: http://works.bepress.com/luis_gonzalez_vaque/168/